Nonno Dario (1913) eredita la stalla e la casa dal padre Prudenzio (1874).
A quei tempi, in questi paesi, tutti avevano almeno una mucca per avere il latte, il formaggio, la carne per sfamare la famiglia, e la forza lavoro per i campi. Nonno Dario, continuando la tradizione, tiene la stalla e lavora nei boschi, ma già con uno sguardo al futuro, acquista uno dei primi trattori di Pellizzano (1966).
Il lavoro dei campi veniva svolto prevalentemente a mano e nel periodo della fienagione tutti erano chiamati a dare il proprio contributo fin da piccoli. Non esisteva il concetto di sfruttamento minorile: era considerata una scuola di vita.
Nella stalla, visto che il veterinario costava molto ed era distante, al momento del parto e per qualsiasi evenienza ci si aiutava l'un l'altro e si coglieva l'occasione per trovarsi tutti insieme a passare ore a "far filo" (= raccontare storie/leggende), anche se i bambini, all'inizio del travaglio, venivano allontanati.
Nel 1960 nasce Marco, ultimo di 3 fratelli.
Non avendo voglia di studiare, prima aiuta il padre nell'allevamento delle vacche, e nel 1973 aggiungono anche i maiali.
Nel 1980 il papà, con l'aiuto del nonno, costruisce la stalla fuori dal centro storico nel locale ora adibito a fattoria didattica e dopo varie vicissitudini con il Caseificio di Pellizzano, si associa con altri 170 allevatori dell'Alta Val di Sole e dà vita al nuovo ed attuale Caseificio Sociale Presanella nel paese di Mezzana.
Nel 1992 nasco io, Anna, già all'età di due anni feci la richiesta a Santa Lucia di ricevere in dono un trattore con la pala e il rimorchio, da lì si capì l'indole.
Nel 2013, dopo un diploma turistico, decisi con mio padre di costruire la stalla nuova, sempre piccola (25 vacche), funzionale, innovativa, attenta al benessere animale e a quello di chi ci lavora, con il rispetto delle tradizioni ed a stretto contatto con il territorio.
Ho voluto fortemente creare la mia fattoria didattica e con l’aiuto di mamma Gabriella e mia sorella Chiara, dal 2015 facciamo conoscere ai bambini il nostro lavoro, per aiutarli a diventare adulti consapevoli.
E tu conosci la filosofia del contadino di montagna?
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Tra i ribelli ci sono anch'io, mi riconosci?